Era la prima volta che facevo una vacanza in bici in Olanda e devo dire che concordo con tutti coloro che affermano che si tratti di un vero e proprio paradiso per i ciclisti. Grazie al sistema dei knoppunt si può andare in tutto il paese senza correre mai il rischio di perdersi. Ogni incrocio, infatti, presenta un pannello informativo a prova di sprovveduto. Inoltre devo dire che non si trova una salita neanche a pagarla oro, è tutto piatto!

La cosa che più colpisce chi viene da una città come Milano è l’estrema cortesia del popolo olandese – che trasuda felicità e spensieratezza da tutti i pori – e la sua innata ospitalità mista ad una buona dose di altruismo. Ad esempio, più volte, quando consultavo le mappe, c’era sempre qualcuno che si fermava accanto a me, pronto a rendersi utile, chiedendomi se avessi bisogno di aiuto!

Ho potuto inoltre apprezzare un’ottima politica di trasporto pubblico intermodale che coinvolge sempre le due ruote, come ad esempio i parcheggi sotterranei per sole bici nei pressi delle stazioni.

Qui – in Olanda – gli “alternativi” non sono quelli vanno in giro pedalando ma quelli che ci vanno in auto!

Le città a partire da Amsterdam e poi Haarlem, Delft, Gouda, mi hanno affascinato con la loro tipicità, la loro vita ai bordi dei canali, le loro casette sull’acqua e i giardini fioriti. Il paesaggio naturale, poi, è variegato per un paese relativamente poco esteso, si va dai polder immersi nel verde alle dune con gli arbusti alle enormi distese di spiagge con sabbia finissima.

Infine gli hotel, tutti eccezionali, alcuni avevano addirittura la Nespresso in camera!

E poi ho avuto la fortuna di trovare una settimana di sole e sono rientrato bello abbronzato!