Un giro che dalla piccola e sperduta Sax mi ha portato nella moderna e vibrante Valencia, attraversando vari tipi di scenari, da quelli agresti, con distese sterminate di olivi e querce, a quelli incuneati in gole spettacolari, come quella vicino alla stazione di L’Orxa, chiamata l’Estret de l’Infern, sino al parco dell’Albufera e alle lunghe spiagge di sabbia bianca che contornano Valencia e la introducono in maniera così spettacolare.

L’organizzazione è stata perfetta, il riferimento in loco è stato gentilissimo e mi ha spiegato per filo e per segno l’intero percorso, dandomi le sue opinioni sui posti che meritavano una deviazione o meno. Il terreno presenta alcune saliscendi ma nulla di impossibile.

Ovviamente qui, rispetto all’Olanda e al Belgio, molto è lasciato all’orientamento del cicloturista, visto che le indicazioni ciclistiche scarseggiano, ma seguendo alla lettera le mappe e il materiale consegnato non ci sono problemi (anzi, se devo proprio fare un appunto, il road book è dettagliato in maniera eccessiva!) .

Splendidi tutti gli hotel, tranne quello di Sueca che, pur essendo pulito, non regge il confronto con gli altri. Una menzione particolare va all’hotel di Bocairent, situato all’interno di un palazzo nobiliare del Seicento, arredato con mobili in tema, dove ho dormito in una suite con il letto a baldacchino!

I paesaggi, come dicevo, sono vari e pur non pedalando su piste ciclabili dedicate bensì su strade secondarie, capitavano giornate intere senza vedere una macchina (al di fuori dei grandi centri abitati)

In conclusione che dire? sono soddisfatto anche quest’anno e … aspetto con ansia il nuovo catalogo per vedere dove prenotare le prossime ciclovacanze!